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Il 52° Raduno Nazionale dei Suonatori di campane si è tenuto a Cento, in provincia di Ferrara. La manifestazione era stata organizzata il mese di maggio, ma a causa dei tragici eventi avvenuti nella zona, il tutto è stato rinviato al 30 settembre.
Le due giornate si presentavano alquanto incerte fra piogge ed annuvolamenti vari, ma questo non ha scoraggiato nessuno e il ricco programma domenicale è stato realizzato interamente all’insegna del bel tempo.
Un gruppo di noi associati si è recato a Cento il giorno prima, appositamente per assistere all’incontro tra i vari rappresentanti di varie associazioni nazionali di campanari, con l’intento di proseguire la costituzione di una federazione nazionale.
Una decina d’anni fa il bolognese Gabriele Sarti sviluppò l’idea di questa federazione; idea che nel corso degli anni ha trovato qualche difficoltà di realizzazione, fino a quando nell’aprile 2011 in quel di Bologna e successivamente a Cividale del Friuli durante il raduno nazionale il tutto ha ripreso consistenza, dando così più concretezza al tutto. Qui a Cento gli entusiasmi erano ancora più accesi, soprattutto quelli del gruppo Veronese, dapprima un po’ più scettici sul da farsi; molti degli invitati hanno inoltre apprezzato il lavoro svolto dal nostro Ilario De Vittor, il quale si è prodigato energicamente durante questa giornata (e non solo) per concretizzare questo progetto federativo.
Nella giornata di domenica siamo stati raggiunti da altri componenti della nostra associazione. Dopo un’abbondante colazione e i saluti delle autorità locali, alcuni campanari del luogo sono saliti sul campanile di San Biagio, danneggiato dal sisma e con le campane non funzionanti; hanno voluto comunque lasciare un segno con i loro rintocchi, espressione che la vita delle campane continua, come pure quella delle loro tradizioni. Devo confessare che il tutto è stato molto commovente, un gesto che sicuramente ha toccato in fondo al cuore di molti presenti.
La messa solenne è stata celebrata in un grande tendone, vista la non agibilità delle chiese locali e per il pranzo ci siamo recati in un capannone della bocciofila locale risparmiato dalle scosse. Ottimo il pranzo e il servizio offerto a tutti.
Nella cittadina erano disposti a terra sei concerti di campane: partendo dai liguri posizionati vicino alla rocca, si passava al concerto dei veronesi, per poi proseguire in via Accarosio ed essere deliziati dal carillon austriaco. Il castello di campane alla bolognese (dove anche i nostri scampanotadors si sono esibiti) era posizionato in Piazza del Quercino, il concerto ambrosiano lungo il corso e un altro concerto bolognese (San Luca) sul piazzale Bonzani. Per alcuni istanti si sono esibiti anche un gruppo di inglesi con i loro tradizionali campanelli. Per concludere ci siamo scambiati saluti e presenti per poi nuovamente riversarci a suonare in segno di giubilo per la riuscita manifestazione.
Dobbiamo fare un plauso ai vari organizzatori, ed in particolare all’unione campanari bolognesi, per la bella e riuscita manifestazione, nonostante gli ambienti e le condizioni strutturali del luogo non fossero del tutto ideali per organizzare un tale evento.
IL PRESIDENTE
Miotti Renato
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